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Nuova vita a un mio micro-rap di una quindicina di anni fa

Nel 2009 scrissi una specie di rap che chiamai banalmente, in tedesco, “Ein kleiner Rap“.

Nel 2024, quindici anni e un paio di mesi dopo, ho chiesto all’intelligenza artificiale generativa di Udio di mettere in musica la prima parte del testo e poi di suonarmela e cantarmela in stile rappato e intenzione rock (ho scritto il prompt pensando ai Run DMC che cantavano Walk This Way insieme con gli Aerosmith).

Il risultato (non eccelso, in verità) lo potete ascoltare in questo video in cui ho aggiunto pure qualche mio disegno (non del tutto congruente col testo). Specifico che anche alcuni disegni del video li ho elaborati con l’ausilio di diavolerie artificiali. (Probabilmente col tempo sarà difficile anche per me distinguere quali abbiano ricevuto l’aiutino e quali siano tutti miei.)

Ma torniamo al contenuto testuale di “Ein kleiner Rap”.
A questo link potete leggere la versione integrale del mio rappettino di periferia:

In questo contesto, invece, vi anticipo solo il finale; come nella diegesi di “Cronaca di una morte annunciata”.

perché è il sesso / l’oppio dei popoli e della gente / e del resto / ce ne frega poco / poco poco / o niente. / e poco e niente / te ne frega pure a tte / e non c’è un perché / finché sei qui / vicino a me / e si può fare / si può cosare / manipolare / penetrare / fare giù e su / sempre sempre sempre / sempre di più / sempre di più / sempre di più / perché all I want, now, / eres tú. / oh, yes! /

E sottolineo la coda in espanglish di questo rappetto rammendato che, per certo, non merita altra attenzione e risonanza che questa racchiusa nelle pareti strette di questo blog dei margini dei margini dell’Impero occidentale.