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Ricordi che affiorano da fogli di carta stampata e un piccolo gioco

Dieci anni fa, di questi tempi, vinsi questi libri con una “greguería** che affermava che “Los libros son gafas que hacen ver a los ciegos y oír a los sordos” (“I libri sono occhiali che consentono ai ciechi di vedere e ai sordi di sentire”).

Nella vita, in differenti contesti e situazioni, mi è capitato di vincere decine e decine di libri e un phon da viaggio.*
I libri mi sono stati più graditi (per ovvi motivi su cui c’è poco da ridere), anche se nella scatola del phon da viaggio c’erano degli adattatori di prese di corrente che continuo ancora ad usare.

Alla fine tutto torna utile. Anche quello che perdiamo o buttiamo via.


* Il phon lo vinsi a un concorso della rivista Musica Jazz che metteva in palio – tra coloro che avevano risposto correttamente a un questionario musicale – un viaggio a New York, dei cofanetti di CD e qualche asciugacapelli da viaggio. Come già sapete, a me toccò in sorte un’insostituibile asciugacapelli. Una fortuna sfacciata!
I libri, invece, li ho vinti un paio di volte a Fahrenheit (Radio3) per il concorso “Indovina il libro” e decine di altre volte in concorsi di scrittura breve in lingua spagnola o italiana. Ciò dico per onor di cronaca e amor di memoria. Inutilmente.


** Ora, immagina di essere in un parco giochi dove le altalene sono metafore, gli scivoli  associazioni di idee inaspettate e le giostre girano con l’energia dell’ironia e della poesia. Questo è il meraviglioso mondo de “las greguerías”!
Inventate all’inizio del secolo scorso dallo scrittore spagnolo Ramón Gómez de la Serna, le greguerías sono come brevi scintille di genialità, piccoli lampi di saggezza che illuminano la nostra percezione del mondo in modo sorprendente e divertente. Un connubio fantastico e fantasioso di “umorismo + metafora”, una formula magica che dà vita a frasi brevi e argute che mettono in moto il cervello e scatenano l’immaginazione.
In qualche modo sono anche un anticipazione della scrittura surrealista.
Un modo creativo e divertente di vedere il mondo indossando un paio di occhiali magici che trasformano la realtà in qualcosa di inaspettato e affascinante.
Aforismi brevi e fulminanti che funzionano meglio quando non esondano lo spazio di un rigo.
Per essere più chiaro, aggiungo qualche greguería che considero esemplare.

1. Las gaviotas nacieron de los pañuelos que dicen ¡adiós! en los puertos.
2. En el diccionario todas las palabras juegan al escondite con uno.
3. Si te conoces demasiado a ti mismo, dejarás de saludarte.
4. La leche es el agua vestida de novia.
5. Desde que el manzano oyó lo que le dijo Eva a Adán, todas las manzanas están coloradas de rubor.
6. El 6 es el número que va a tener familia.
7. La O es la I después de beber.
8. Escribir es que le dejen a uno llorar y reír a solas.
9. La ametralladora suena a máquina de escribir de la muerte.
10. Abrir un paraguas es como disparar contra la lluvia.
11. ¿Y si las hormigas fuesen ya los marcianos establecidos en la Tierra?
12. Entre los carriles de las vías del tren crecen flores suicidas.
13. Las paralelas sueñan infinitamente que un día encontrarán el amor de su vida.
14. Tenía tan mala memoria que se olvidó que tenía mala memoria y comenzó a recordarlo todo.
15. El “Pensador” de Rodin es un ajedrecista a quien le han quitado la mesa.
16. Meteorología: mentirología.
17. Los ceros son los huevos de los que salieron las demás cifras
18. Los que matan a una mujer y después se suicidan debían variar el sistema: suicidarse antes y matarla después
19. El capitalista es un señor que al hablar con vosotros se queda con vuestras cerillas.
20. La felicidad consiste en ser un desgraciado que se sienta feliz.
21. Aquel tipo tenía un tic, pero le faltaba un tac: por eso no era reloj.
22. Los presos a través de las rejas ven la libertad a la parrilla.
23. En las cajas de lápices guardan sus sueños los niños.
24. Los que tienen nariz de boxeador sin serlo, es que recibieron un puñetazo en el ring de los sueños.
25. Al calvo le sirve el peine para hacerse cosquillas paralelas.

Traduco in italiano per chi non vuole sforzarsi troppo:

1. I gabbiani sono nati dai fazzoletti che dicono addio nei porti.
2. Nel dizionario tutte le parole giocano a nascondino con noi.
3. Se ti conosci troppo da vicino, smetterai di salutarti.
4. Il latte è l’acqua in abito da sposa.
5. Da quando il melo ha sentito quello che Eva disse ad Adamo, tutte le mele sono arrossite per la vergogna.
6. Il 6 è il numero che sta per formare una famiglia.
7. La O è la I dopo aver bevuto.
8. Scrivere è essere lasciati soli a piangere e a ridere.
9. La mitragliatrice suona come la macchina da scrivere della morte.
10. Aprire un ombrello è come sparare alla pioggia.
11. E se le formiche fossero dei marziani ormai già insediati sulla Terra?
12. Tra i binari dei treni crescono fiori suicidi.
13. Le parallele sognano infinitamente che un giorno troveranno l’amore della loro vita.
14. Aveva una memoria così carente che dimenticò di avere una memoria carente e cominciò a ricordare tutto.
15. Il “Pensatore” di Rodin è uno scacchista a cui è stato tolto il tavolo.
16. Meteorologia: menzognologia.
17. Gli zeri sono le uova da cui sono uscite le altre cifre.
18. Quelli che uccidono una donna e poi si suicidano dovrebbero cambiare sistema: suicidarsi prima e uccidere dopo.
19. Il capitalista è un signore che quando parla con te si tiene i tuoi fiammiferi.
20. La felicità consiste nell’essere un infelice che si sente felice.
21. Quel tipo aveva un tic, ma gli mancava un tac: per questo non era un orologio.
22. I prigionieri attraverso le sbarre vedono la libertà alla griglia.
23. Nelle scatole delle matite i bambini custodiscono i loro sogni.
24. Quelli che hanno il naso da pugile senza esserlo, sono stati presi a  pugni sul ring dei sogni.
25. Al calvo il pettine serve per farsi paralleli solletichi.

Per concludere, un piccolo gioco.
Delle 25 greguerías proposte 24 sono
di Ramón Gómez de la Serna e una è apocrifa e l’ho scritta io.
Siete in grado di individuare qual è la “pecora nera” del gregge senza googlare o rivolgervi alle intelligenze artificiose generative?
La 1, la 2, la 3, la 13, la 23, la 33 (che non c’è) o che?


video-illustrazione