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– C’è grossa crisi.
– Bisogna stringere la cinghia.
– Bisogna accontentarsi di quello che si trova.
– Dobbiamo resistere.
Dobbiamo mettere in gioco tutta la nostra capacità di resilienza.
– E già… la resilienza, la resilienza.

– È un cacchio di guaio questa crisi. C’è da tenere gli occhi ben aperti.

In tempo di crisi aumenta il numero dei disoccupati
– L’esercito industriale di riserva.
– Eh, l’esercito di riserva…
e si svaluta il prezzo del lavoro.
Si cominciano a sacrificare servizi che un tempo si consideravano essenziali e si scende a compromessi di ogni tipo.


– È la crisi, baby!

– Mannaggia la miseria! La colpa è tutta dei cinesi.
– Sì, sì, tutta dei cinesi e di tanta gente che se ne sta a casa senza fare niente e gli arriva lo stipendio fino a fuori la porta.

E poi ogni crisi porta con sé invidia sociale, conflitti tra poveri e scorciatoie ideologiche.
Difficile restare lucidi.

– Ma che lucidi e lucidi?
La colpa è tutta dei cinesi e degli americani.
– Sì, sì…, gli americani.
– Abbiamo bisogno di un capitano che ci tiri fuori da questa bufera.
– Eh, già, ecco qua, un duce, un condottiero, un capitano…

Il pericolo di derive autoritarie è più che mai in agguato, in tempo di crisi.
La retorica e la demagogia la fanno da padroni e siamo tutti più esposti ad ogni tipo di manipolazione, nel bel mezzo di una crisi.

– Ma che dite? La colpa è tutta degli stranieri. Ce l’hanno portata da fuori, la crisi e il virus. Altroché.
– Sì, sì, è tutta loro la colpa.
– Tutta loro.
– Vedi…?

È facile dimenticare o ignorare anche le verità e i dati di fatto più elementari quando si è immersi mani e piedi nella crisi.
Come i tanti migranti, riconosciuti o non riconosciuti dal sistema, che ci permettono di tenere bassi i prezzi della frutta e dell’edilizia e alte le percentuali dei partiti che li usano come capri espiatori.

– Ma quali immigrati e immigrati!
Prima gli italiani.
Dobbiamo resistere, resistere, resistere.
– Quando c’è la crisi bisogna salvare se stessi e i propri figli.
– Sì, prima la famiglia.
– E i figli.
– E i figli.

– Sì, la colpa è tutta… dei figli… E dei cinesi…
– E degli impiegati.
– Degli operai.
– Degli insegnanti.
– Dei russi.
– Dell’Europa, dell’Europa!
– E degli americani.
– Sì, sì, degli americani e… dei pipistrelli cinesi.
– Sì, sì… i pipistrelli, i pipistrelli…
– Ci vorrebbe solo Batman.
– Sì, Batman, Batman…
– Però…, sai che strazio, tutto il giorno con quella maschera in faccia!?
– Mado’, col caldo che fa…
– E beh, sì beh, col caldo che fa…

Il punto è che il turismo non si può fermare. Il sistema di trasporti nazionale, non si può fermare. La produzione di automobili, non si può fermare. La movida, la vendita di superalcolici e lo spaccio non si possono fermare…
– Qui se si fermano loro, si ferma tutto.
– Si ferma tutto!

– E poi non si possono tenere i supermercati aperti e le chiese chiuse.
– E poi non si possono tenere le chiese aperte e gli stadi chiusi.
– E poi non si possono tenere gli stadi aperti e i teatri chiusi.
– E poi non si possono tenere i teatri aperti e le scuole chiuse…

– Però…, sai che strazio, tutto il giorno con quella maschera in faccia!?
– Mado’, col caldo che fa…
– E beh, sì beh, col caldo che fa…
– Ma a mare si va con o senza mascherina?
– E beh, sì beh, col caldo che fa…