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Un brano dei Tproject montato in un video con qualche parola e qualche disegno che ho fatto io su loro gentile richiesta.


Ho conosciuto e imparato ad apprezzare quest’estate i Tp e il loro progetto di musica elettronica e percussiva innervata di passione, impegno civile e ricerca etnomusicale.

Ma di questo ho già parlato

qui
https://aitanblog.wordpress.com/2022/09/26/due-nuovi-brani-dei-tproject/

quo
https://aitanblog.wordpress.com/2022/11/05/alma-suite-dei-t-project/

e qua.
https://aitanblog.wordpress.com/2022/08/18/chiazza-mantano-jazz/


I Tproject sono tre artisti uniti da un’idea di musica intesa come laboratorio di creatività e sperimentazione e, in questa tornata, hanno voluto coinvolgermi chiamandomi a partecipare al loro “masadacrea“, il loro “tavolo di creazioni”.
Senza troppo esitare, ho risposto volentieri all’invito di prestare qualche mio disegno e qualche mio pensiero per questo brano basato su un canto masai dedicato a una causa sacrosanta: il rispetto per le donne.
Così ho condiviso con il gruppo una serie di immagini e parole, e loro le hanno tagliate e montate liberamente per realizzare questo video che, non a caso, viene pubblicato in prossimità del 25 Novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.

Di seguito il testo completo che avevo proposto per il montaggio:

Per tutte le donne e per tutta l’umanità che rispetta la vita e il mondo che la ospita, la pervade e le gira intorno.

Per chiunque abbia dentro e metta fuori di sé i suoi migliori istinti di generare, preservare e prendersi cura delle generazioni future.

Per tutti coloro che rispettando le altre e gli altri rispettano se stessi.

Gli istinti esistono, ed anche i desideri e la volontà di imporsi sugli altri. Ma esiste anche l’educazione, il rispetto e la richiesta dell’altrui consenso.
Non trattare gli altri come non vorresti mai che gli altri trattino te.
Lo dice pure il saggio cinese che solo quando una zanzara si posa sui tuoi testicoli ti rendi conto che non tutto si può risolvere con la violenza.

Aggiungo a chiosa di questi brevi pensieri (tanto per non definirli pensierini 🤭) che, in ogni campo, la violenza è la più estrema tra le forme di debolezza umana.

Perciò, stamme a ssentì, nun fa’ ‘o restivo...